Autunno, cosa fare a Roma in questo periodo: gli eventi che non puoi proprio perderti

Roma è la città da visitare tutto l’anno, su questo non vi è dubbio. Ogni mese infatti, la capitale d’Italia regala momenti, luoghi ed eventi da visitare, e dopo due anni di grande difficoltà causati dalla pandemia da Covid-19, tantissimi turisti sono tornati a popolare le vie della città eterna. 

Di Roma si conoscono i luoghi storici più famosi, come le sue festività, ma ci sono moltissimi eventi bellissimi a cui poter assistere anche durante i mesi meno “caldi”, come quello di novembre.

Roma in autunno
Roma in autunno

Città, chiese, palazzi e monumenti sono il cuore pulsante della bellezza di Roma, ma non sono l’unica attrattiva di una delle città più visitate e famose del mondo. L’Ente per il Turismo di Roma ha presentato infatti una serie di consigli sugli eventi importanti previsti per il mese di novembre nella capitale.

Roma in Autunno, la grande bellezza

Tra gli appuntamenti di questo Novembre, per i romani e per chi visita la Città Eterna, hanno aperto il mese la processione dei Sacconi rossi (il 2 novembre), e la Giornata dell’Unità Nazionale e il treno del milite ignoto, il 4 novembre. 

San Martino ai Monti
San Martino ai Monti (Fonte web)

San Martino e il mosto, l’11 novembre si festeggia anche nella capitale, ricordando il soldato Martino che, in una giornata fredda e cupa del 335, si imbatte in un mendicante seminudo in Francia e per aiutarlo gli regala metà del suo mantello. Secondo la leggenda, in quel preciso istante la temperatura si fece più mite ed il cielo limpido, regalando quella che venne chiamata come “estate di San Martino”. Oggi in questa giornata avviene una processione per le vie del Rione Monti e del Rione Esquilino, organizzata dalla chiesa dei Santi Silvestro e Martino ai Monti, la prima in città a essere intitolata a un santo non martire, con un colorato corteo di lanterne che illumina via Merulana fino a raggiungere Santa Maria Maggiore. 

Il 25 novembre si festeggia Santa Caterina e i pifferai. Secondo la leggenda, la Santa venne trasportata dagli angeli sul monte Sinai dopo essere stata martirizzata su una ruota dentata, e poi decapitata, agli inizi del IV secolo. A Roma, due sono le chiese storiche intitolate alla santa nativa di Alessandria d’Egitto: Santa Caterina della Rota e Santa Caterina dei Funari, dove Ignazio di Loyola aveva fondato nel Cinquecento il Conservatorio di Santa Caterina della Rosa, conosciuto anche come “Compagnia delle Vergini Miserabili Pericolanti” – il termine “pericolanti” arriva dai rischi ai quali erano esposte le figlie di cortigiane che, in occasione della festa di Santa Caterina, il 25 novembre, si riunivano in una lunga processione fino alla basilica dei Santi XII Apostoli.

Il 25 novembre era anche festeggiato come il primo giorno di freddo, che dava il via al periodo delle festività che portavano al Natale, e per le vie di Roma si potevano ascoltare le melodie dei pifferai pastori-musicisti abruzzesi o ciociari, che ancora oggi in alcune strade è possibile incontrare.

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