Sapete a che serve il taschino dei jeans? No, non è come pensate

Vi siete mai chiesti, indossando un jeans, l’utilità di quel taschino a volte anche cucito? In realtà non ha uno scopo puramente ornamentale come verrebbe da pensare.

C’è una motivazione precisa dietro quella creazione, che oggi accompagna solo alcune tipologie di pantaloni ma che ha una storia da conoscere assolutamente.

Taschino Jeans
Taschino Jeans (Cultravel.it)

La storia è lunga almeno cento anni ed è molto curiosa. Troppo piccolo per le mani, scomodo per qualunque altro utilizzo, uno spazio minuscolo e quasi inutile.

Il taschino dei jeans

A rispondere alle curiosità è stata proprio la Levi’s, l’azienda che ha introdotto questo particolare all’interno dei suoi pantaloni. Secondo l’azienda infatti quella è una watch pocket, quindi una tasca che veniva realizzata per l’orologio da taschino.

Taschino Jeans a cosa serve
Taschino Jeans a cosa serve (Cultravel.it)

Nell’Ottocento – spiega un utente su Quora – i cowboy indossavano l’orologio da taschino con una catena, e lo riponevano nel panciotto. Per evitare che si rompesse, la Levi’s ideò questa piccola tasca“. La tasca venne realizzata per la prima volta nel 1873, oggi è un “falso” perché è spesso chiuso o comunque non viene utilizzato, eppure durante quel periodo era essenziale. Il brand Levi’s, fondato nel 1853, è sempre stato primo per soluzioni innovative. Nell’800 molti uomini, in particolare i cowboy, avevano orologi nel taschino e anche delle pepite d’oro. Questo è il viaggio più costoso del mondo. 

Per evitare che si rompesse quindi lo depositavano in questo piccolo scomparto. Levi’s, comprendendo l’utilità del sistema, ideò una soluzione molto pratica. Ovviamente negli anni la situazione è cambiata quindi come mostrava lo spot degli anni novanta si potevano mettere i preservativi, la scatola di fiammiferi, un bigliettino e qualche soldo.

Levi’s: l’azienda che ha lanciato le tendenze

Oggi è solo un elemento che permane nei pantaloni, soprattutto della Levi’s, come icona ed è un elemento a cui ci siamo “abituati” pur non utilizzandolo affatto. Levi’s è ritenuta ancora oggi la “madre” di tutti i jeans, creta da un immigrato tedesco di origine ebraica che arrivò in California nel periodo della corsa all’oro e qui creò una filiale dell’azienda gestita insieme ai fratelli a New York. La capacità di prevenire il mercato, di lanciare mode e tradizioni, è stata sicuramente la caratteristica principale che ha fatto del brand un successo internazionale.

All’inizio furono proprio cowboy, boscaioli e ferrovieri ad utilizzare questi pantaloni, a partire dagli anni ’20, durante gli anni ’30 invece divennero molto diffusi nei ranch e dopo la Seconda guerra mondiale fu un vero e proprio cult.

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