Perché ci si addormenta subito in aereo? Cosa significa avere sonno

Sapete perché ci si addormenta subito in aereo? Cosa significa avere sonno mentre si vola. Tutte le informazioni e curiosità.

Quando si viaggia in aereo, uno dei fenomeni più frequenti e curiosi è quello di addormentarsi subito o quasi subito dopo il decollo. C’è chi si assopisce dopo un po’ di tempo e chi invece cade nel sonno immediatamente.

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Perché ci si addormenta subito in aereo? Cosa significa avere sonno (Foto di Edward Simpson, CC-BY-SA 2.0, da Flickr)

Il volo concilia il sonno, si dirà, a patto di non essere troppo ansiosi. Chi ha paura di volare, infatti, fa più fatica a rilassarsi e resta per quasi tutto il volo con gli occhi spalancati e le mani serrate sui braccioli del sedile. Anche se ci sono quelli che dormono per autodifesa dalla paura, magari dopo aver preso una robusta dose di sonniferi.

Ma qual è l’origine del sonno durante in volo? Cosa lo provoca per essere un fenomeno così diffuso? Quali sono i motivi dell’addormentarsi subito in aereo? Ve lo spieghiamo qui di seguito. Ecco cosa bisogna sapere.

Perché ci si addormenta subito in aereo? Cosa significa avere sonno

Quando ci si addormenta in aereo la sensazione di rilassamento una volta seduti a bordo, dopo tutto lo stress di attese e controlli in aeroporto, insieme a un senso generale di stanchezza giocano sicuramente un ruolo importante. Tuttavia, non sono i veri motivi o non i soli per i quali le persone si addormentano facilmente quando viaggiano in aereo.

Il motivo principale, anche se non il solo, per cui ci addormenta quasi subito quando si è in aereo è la pressurizzazione dell’aria nella cabina. Una condizione indispensabile perché la cabina dell’aereo sia abitabile e l’aria respirabile. Altrimenti dovremmo indossare una maschera di ossigeno, come i piloti dei caccia militari.

Aria pressurizzata nella cabina di aereo

Con la pressurizzazione, l’aria all’interno della cabina è come a terra ma alle stesse condizioni di quando si sale in alta montagna. Ad esempio, quando un aereo sale a 12mila metri di quota, l’aria pressurizzata all’interno della cabina è simile a quella di un’altitudine a terra di 2100 metri.

A una simile altitudine, come saprete, si tende ad essere più lenti nei riflessi e nei movimenti e di conseguenza anche più stanchi. La montagna concilia il sonno, si dice abitualmente. Questo fenomeni accade perché ad alta quota scende la saturazione dell’emoglobina, cioè diminuiscono i livelli di ossigeno nel sangue. L’organismo reagisce a questa condizione mettendosi a riposo, per risparmiare energia. Da qui viene la sonnolenza e la tendenza ad addormentarsi con facilità.

Nessun mistero, dunque, perché in aereo ci si addormenta subito dopo il decollo. Si tratta di una condizione naturale senza alcuna conseguenza negativa per la salute dell’organismo.

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Passeggeri in aero (Foto di Gratisography da Pexels)

In una persona sana e senza problemi, la sofferenza dovuta all’altitudine si raggiunge solitamente intorno a i 3500 metri di altitudine. Mentre nei voli degli aerei civili la pressurizzazione dell’aria crea un ambiente simile a quello compreso tra i 1600 e i 2400 metri di quota.

Le persone che soffrono di pressione alta dovranno prendere qualche precauzione in più e farsi consigliare dal proprio medico, ma solitamente il volo in aereo non è pericoloso per loro, salvo i casi più gravi di ipertensione.

Infine, vi spieghiamo perché si spengono le luci in aereo al decollo e all’atterraggio.

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