Dovete sapere che le famose isole sperdute esistono, ecco dove si trovano. L’arcipelago più remoto al mondo. Tutte le informazioni utili da conoscere.
Siete mai stati a Edimburgo dei Sette Mari? No, non si trova in Scozia ma dall’altra parte del mondo, scendendo sotto l’Equatore, in mezzo all’Oceano Atlantico. Siamo nell’arcipelago delle famose isole sperdute di Tristan da Cunha. Uno dei luoghi più remoti e difficili da raggiungere al mondo. Un luogo assolutamente affascinante.
L’arcipelago di Tristan da Cunha prende il nome dalla sua isola principale, l’unica abitata, dove sorge il centro abitato, l’unico dell’isola, di Edinburgh of the Seven Seas, Edimburgo dei Sette Mari, appunto. Il nome dell’isola viene dal navigatore portoghese Tristão da Cunha, che mentre viaggiava lungo la rotta per il Capo di Buona Speranza, avvistò l’isola senza sbarcarvi e le diede il suo nome, Ilha de Tristão da Cunha. In seguito fu ribattezzata dagli inglesi in Tristan da Cunha Island.
Le altre isole dell’arcipelago sono: l’Isola Inaccessibile, nome che è tutto un programma, le Isole Nightingale e l’Isola Gough, situata a circa 400 km a sud-est dell’isola principale. L’arcipelago appartiene al territorio britannico d’oltremare di Sant’Elena, Ascensione e Tristan da Cunha. La capitale è Jamestown, a Sant’Elena, l’isola dove morì Napoleone in esilio, che si trova 2.172 km a nord di Tristan da Cunha.
Le famose isole sperdute esistono, l’arcipelago di Tristan da Cunha
L’arcipelago di Tristan da Cunha si trova quasi al centro dell’Oceano Atlantico Meridionale. Dista 2.810 km da Città del Capo e 3.415 km da Montevideo, in Uruguay. Le due città che si trovano più o meno sulla sua stessa linea longitudinale. Tristan da Cunha è uno dei luoghi più remoti al mondo non solo per la posizione geografica e l’enorme distanza da grandi città ma anche per la difficoltà nei collegamenti dovuti all’assenza di aeroporti e porti.
Le isole dell’arcipelago, infatti, sono rocciose e vulcaniche, come l’isola principale di Tristan da Cunha che, nonostante i suoi 201 km² di superficie, è quasi interamente occupata dal massiccio roccioso di un grosso vulcano, ad eccezione di una parte pianeggiante sulla costa nordoccidentale, dove sorge il villaggio di Edinburgh of the Seven Seas. Qui manca una insenatura naturale da utilizzare come porto sicuro per le navi. Le imbarcazioni attraccano a un piccolo molo, costruito negli anni, dove arrivano per lo più le navi con i rifornimenti.
L’isola di Tristan da Cunha è abitata da poco meno di 300 persone, discendenti da alcuni esploratori e navigatori che arrivarono qui nell’Ottocento, tra cui due naufraghi italiani originari di Camogli, in Liguria, Lavarello e Repetto, due cognomi che sono ancora presenti sull’isola, insieme ad altri di origine britannica, olandese, e statunitense. In onore dei dei marinai, l’ospedale dell’isola è stato chiamato Camogli Hospital.
Altre caratteristiche
Le altre isole sono disabitate, ad eccezione dell’Isola Gough dove si trova una stazione meteorologica gestita dall’agenzia sudafricana South African Weather Bureau, formata da magazzini, generatori, un centro comunicazioni e una pista per gli elicotteri. La stazione è presidiata da personale sudafricano che si dà il cambio.
La posizione di Tristan da Cunha nella mappa di Google
A Tristan da Cunha la lingua ufficiale è l’inglese ma gli abitanti parlano anche un dialetto creolo, formato da parole inglesi, italiane, liguri, olandesi, afrikaans e gaeliche. La sterlina è la moneta corrente. Nonostante la dipendenza dal Regno Unito, i tristaniani, abitanti di Tristan da Cunha, non hanno la cittadinanza britannica e non possono ottenere nemmeno il visto permanente per il Regno Unito.
Re Carlo III esercita l’autorità su Tristan da Cunha, rappresentato dal Governatore di Sant’Elena, i cui poteri sono delegati a un amministratore locale che vive sull’isola.