Questa regione italiana apre ai lavoratori da remoto, l’occasione è ghiotta

Il lavoro da remoto è un argomento caldo, in particolare negli ultimi 2 anni, ed ora in Italia c’è una regione che apre proprio ai cosiddetti nomadi digitali, offrendo una ghiotta occasione.

Dal 2020, con lo scoppio della pandemia da Covid-19, il lavoro da remoto ha preso piede definitivamente anche nel nostro paese, complice l’impossibilità di muoversi dai propri domicili dovendo, laddove possibile, portare avanti il proprio impegno.

Per molti mesi milioni di lavoratori, e di aziende, si sono dovuti affidare esclusivamente allo smart working, e questo repentino cambiamento ha provocato molte reazioni, sia positive che negative. Il dato di fatto è che, in un periodo storico davvero difficile, il lavoro agile ha permesso a moltissimi lavoratori ed attività di andare avanti nonostante l’evidente crisi.

Lavoro da remoto, sì o no?

La grande diffusione del lavoro da remoto ha inevitabilmente creato delle spaccature tra i cittadini: chi da una parte lo ha apprezzato, chi invece lo ha trovato un ostacolo difficile da superare.

Lavorare da remoto
Lavorare da remoto è una realtà consolidata (Cultravel.it)

Quando si parla di questo tipo di lavoro, è indubbio che molto influisce la situazione personale, le necessità, ed il luogo in cui si deve portare avanti la propria attività. Tuttavia, da quando le situazione legata alle restrizioni dovute alla pandemia si è normalizzata, sono moltissime le aziende ed i lavoratori che hanno deciso di continuare con questa modalità lavorativa a distanza. I motivi sono sempre gli stessi, quelli cioè che dividono l’opinione pubblica: spese personali ed aziendali, gestione del tempo, produttività. Tutti fattori che se visti da ogni singola persona, avranno inevitabilmente delle letture differenti. Nel frattempo però, si moltiplicano le iniziative per favorire chi lavora da remoto, come quella nel Friuli Venezia Giulia.

Il Friuli Venezia Giulia apre ai nomadi digitali

Sono moltissimi i paesi nel mondo che si stanno organizzando per accogliere questo movimento, ormai globale, dei cosiddetti nomadi digitali o lavoratori da remoto. In Italia l’ultima iniziativa in questo ambito arriva del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Airbnb.

Live and Work Anywhere
Inziativa del Friuli Venezia Giulia e Airbnb per nomadi digitali (Cultravel.it)

“E’ partito il programma Live and Work Anywhere per promuovere i soggiorni a lungo termine, in forte crescita rispetto al pre pandemia.
Airbnb Italia ‘sposta’ gli uffici: smart working da Trieste”. Così il network più famoso per trovare alloggi nel mondo, ha siglato un nuovo patto per attrarre nomadi digitali. Airbnb infatti, da una parte “promuoverà il Friuli Venezia Giulia come destinazione per i nomadi digitali interessati a trasferirsi e lavorare da remoto per lunghi periodi, mentre dall’altra la Regione introdurrà una serie di agevolazioni per facilitare questo tipo di soggiorni da parte di italiani e stranieri“.

Per i nomadi digitali interessati, la Regione ha sviluppato un pacchetto smart working che prevede, fra l’altro:

un Portale dedicato ai nomadi digitali;
una FVG Card gratuita o fortemente scontata, per un percorso personalizzato alla scoperta del Friuli Venezia Giulia, con visite guidate, accesso gratuito o speciali sconti nelle strutture convenzionate;
Posti riservati negli eventi maggiormente rappresentativi della Regione.

Un modo concreto per chi lavora da remoto e vuole spostarsi vivendo al meglio l’esperienza sia di vita che lavorativa. Info sulla pagina ufficiale già attiva.

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