Dramma per i viaggiatori: dal 2023 aumenterà tantissimo

Un 2023 che non inizia al meglio per i viaggiatori che, dopo aver fatto i conti con un 2022 di aumenti e rincari, devono prepararsi a nuove stangate.

Una novità di quelle che certo non possono allietare, soprattutto dopo un periodo in cui i voli low cost sembrano essere un miraggio, le tariffe scontate sono più lontane che mai e prima il covid, poi la guerra e poi i problemi di gas e carburante hanno fatto schizzare tutti i prezzi alle stelle.

Aumenti
Aumenti (cultravel.it)

Se nel 2022 abbiamo assistito dunque ad un’impennata dei prezzi degli aerei e dei trasporti in generale, anche questo 2023 sembra iniziare sulla stessa riga, con un aumento già annunciato per tutti.

Una stangata per i viaggiatori

La tassa di soggiorno infatti aumenterà fino a 10 euro al giorno a persona. Questa cifra non è da poco, basti pensare che in molti B&B e affittaccamere questa si aggira su 1.50 e 2 euro e ora subirà un balzo veramente notevole. Ovviamente di base la tassa veniva corrisposta a seconda del luogo, quindi negli hotel di lusso era più alta mentre negli ostelli o nei B&B era più bassa.

Tassa di soggiorno
Tassa di soggiorno (cultravel.it)

La novità è stata decisa nella nuova Legge di Bilancio che stabilisce, per il periodo 2023/2025 un aumento considerevole per le amministrazioni locali, tenendo conto dei dati che si sono registrati nei trienni precedenti. In alcuni casi la tassa sarà una vera e propria stangata. Si applicherà però solo nei comuni in cui c’è stato un flusso di turisti venti volte maggiore rispetto ai residenti, quindi si tratta di cinque comuni in particolare ovvero Rimini, Venezia, Verbania, Firenze e Pisa.

Tuttavia si tratta di mete molto gettonate per il turismo, sicuramente una notizia che non farà piacere, basti pensare ora al costo medio solo per la tassa di soggiorno per una vacanza più lunga oppure per una famiglia in partenza. Ovviamente questo avrà un peso diretto e potrà anche portare a delle spese differenti. La questione è molto complessa e non ha fatto felici gli addetti ai lavori che temono si possa generare qualche problema per questo aumento. Questo provvedimento infatti si aggiunge ad altre novità importanti come la richiesta del pagamento di una tassa per entrare in Europa per i viaggiatori extra EU e anche il pagamento di un ticket per visitare Venezia. 

In particolare Federalberghi non ha apprezzato questa scelta, per quello che potrebbe comportare. Certo, queste somme servono a migliorare le strutture e i servizi proprio per i visitatori ma rischiano di essere motivo di declino per i turisti che poi potrebbero preferire altre mete

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