A Roma c’è un posto ce ha fatto paura per molto tempo, ma in tanti sfidano la sorte

Roma è la città tra le più famose e visitate del mondo, ed anche se lo scoppio della pandemia nel 2020 ha fermato il mondo del turismo per molto tempo, fino al 2019  la Capitale ha registrato oltre 46 milioni di turisti. 

La capitale d’Italia ha una storia che rende difficile anche agli stessi romani poter conoscere nel totale le sue leggende e soprattutto i suoi lu0ghi. Ma ce n’è uno in particolare che è legato ad una storia che ancora fa venire i brividi, e attrae moltissimi visitatori.

La Bocca della Verità e la sua leggenda
Roma ha un luogo pauroso (Canva)

Parliamo di un luogo che i romani conoscono per la sua leggenda, ma che incuriosisce tanti turisti che arrivano nella capitale. Questo posto si trova in un luogo strategico, nel cuore della capitale, ed ogni giorno sono tante le persone che vi si recano.

La Bocca della Verità, attenzione alla mano!

Parliamo della Bocca della Verità, che si trova nella piazza omonima, nel pronao della Basilica di Santa Maria in Cosmedin, al Foro Boario. Questo monumento offre il benvenuto ai turisti e visitatori, prima di entrare nella famosa chiesa romana.

Bocca della Verità
Bocca della Verità (Fonte web)

La Bocca della Verità è conosciuta da tutti i romani per la sua leggenda, e ancora oggi soprattutto i più piccoli, restano un pò intimoriti dalle storie che si raccontano a proposito di questo luogo. Questo monumento è legato infatti alla storia secondo la quale un bugiardo, se mette la mano nella sua bocca, rischia di uscirne senza. Quello che sembra un monumento fatto ad hoc per questo macabro fine, in realtà era probabilmente un tombino dell’epoca romana, proveniente dalla Cloaca Maxima e collocato poi nel 1632 nel luogo dove lo possiamo vedere oggi.

Come anticipato, questo monumento è legato ad una macabra tradizione che risale al Medioevo, quando nasce il mito della bocca del mascherone, il cui compito era quello di smascherare i bugiardi. La persona incriminata, infatti, veniva portata davanti il monumento per inserire la mano nella fessura ed avere la prova finale sulla sua innocenza. L’accusato, una volta messa la mano nella fessura, doveva sperare di uscire indenne perchè, se fosse stato giudicato colpevole, la sua mano sarebbe stata “mangiata” dalla mano; nella pratica, la mano veniva tagliata. I mariti usavano portare in questo luogo le mogli accusate di tradimento, per verificare la loro fedeltà.

Un aneddoto molto curioso è quello legato alla volta in cui una donna riuscì a prendersi gioco della bocca della verità, nonostante fosse accusata di aver tradito il marito; secondo la leggenda, il vero amante della donna, avvicinatosi al luogo dell’esecuzione, l’abbracciò davanti la folla fingendosi matto, e per questo il marito credette a sua moglie, che si giustificò dicendo che aveva abbracciato solo un altro uomo oltre lui: il matto. La mano era salva! In realtà, dietro il mascherone era posto un boia che aveva il compito di tagliare la mano della persona imputata e considerata colpevole appena riceveva il cenno di procedere.

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