Viaggiare spesso porta con sé anche alcuni problemi di tipo intestinale: ecco come poter tornare in equilibrio e godersi la trasferta.
Sarà capitato a tutti voi di avere problemi intestinali quando si viaggia. Sia che si viaggi per lavoro, sia che si viaggi per svago e vacanze. Il motivo non conta, assai spesso. Ma, allora perché abbiamo questo tipo di problema quando ci spostiamo? Ecco la spiegazione e, soprattutto, cosa possiamo fare per stare meglio.
La chiamano “colite da viaggio”. Si tratta di una infiammazione del colon, che è una porzione dell’intestino e che può provocare sintomi e sensazioni poco piacevoli. La colite da viaggio è causata da un disequilibrio della microflora batterica intestinale, che modificano gli equilibri sinergici mandando in minoranza i batteri buoni che regolano la nostra digestione. Quando ciò accade avvertiamo sintomi poco gradevoli, come dicevamo.
Qualche esempio: dolori addominali, dolori viscerali fino alla schiena, bruciore retrosternale (ossia dietro al torace), gonfiore addominale, meteorismo e flatulenza, stipsi, diarrea, o un’alternanza tra le due, costipazione e senso di pienezza e senso di evacuazione incompleta. Tutte cose non piacevoli, in generale. Ma soprattutto quando siamo in viaggio, quando non abbiamo la comodità di casa nostra e, invece, avremmo impegni di lavoro o semplicemente vorremmo goderci la vacanza. Cosa fare?
Come comportarsi contro la “colite da viaggio”
Questi problemi sono molto comuni in viaggio perché ovviamente non si osserva una dieta equilibrata come invece possiamo fare quando siamo a casa. Anche i ritmi vengono alterati e il nostro organismo ne risente, manifestando poi i problemi in questo modo. Si avverte per esempio gonfiore, specialmente dopo i pasti: è dovuto all’accumulo di aria nello stomaco, che possiamo contrastare limitando l’assunzione di cibi quali segale e frumento, ma anche cipolla, aglio, carciofi, asparagi, broccoli, verze, cavolo, fagioli, ceci e lenticchie, frutta, latticini, insaccati.
Ovviamente molto dipende proprio dalla alimentazione non propriamente salutare che usiamo in vacanza. Proviamo, compatibilmente con il possibile, a riequilibrare il “cibo spazzatura” con alimenti più sani. Il reflusso gastroesofageo, invece, può essere limitato non abusando di cibi troppo acidi come le bibite gassate, il vino, il cioccolato, il caffè, gli agrumi o la menta.
Quanto a stipsi e diarrea. Quest’ultima a volte è dovuta al fatto che beviamo acqua non confezionata oppure mangiamo frutta non adeguatamente lavata. Al contrario, invece, la stipsi è dovuta al fatto che spesso in vacanza facciamo vita più sedentaria e quindi stimoliamo meno il nostro corpo. Il consiglio è quello di bere, soprattutto in questo periodo estivo, almeno due litri d’acqua al giorno.