Lontani dal mondo: conoscete l’isola più lontana dall’umanità? | È quasi impossibile raggiungerla

L’isola più lontana dall’umanità è un atollo posizionato in mezzo al nulla: per raggiungerla occorre un viaggio incredibile.

Siamo abituati, al giorno d’oggi, a pensare di poter raggiungere in tempi più o meno brevi qualsiasi angolo di mondo. Ma non è esattamente così. Ci sono luoghi talmente lontani dalla civiltà da essere ancora oggi praticamente incontaminati e per raggiungere i quali occorre mettersi in viaggio per giorni.

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L’isola più lontana del mondo, dove si trova? – CulTravel.it

Il racconto che vi facciamo oggi è piuttosto particolare. Vi parliamo di una isola che si trova nel bel mezzo dell’Oceano, scoperta ai tempi delle grandi esplorazioni marittime ma che è stata ‘conquistata’ solo dopo diverso tempo. Oggi è abitata soltanto da poche centinaia di persone e può essere raggiunta in un solo modo, alla vecchia maniera, vale a dire in nave.

L’isola di Tristan da Cunha, dove si trova e quanto ci vuole per raggiungerla

L’isola che ci accingiamo a descrivervi è quella di Tristan da Cunha. Porta il nome di un marinaio portoghese che nel 1506 la avvistò nell’Oceano Atlantico, ma non riuscì a raggiungerla per le condizioni avverse del mare.

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L’isola di Tristan da Cunha, uno degli angoli più remoti del mondo – CulTravel.it

Si ritiene che i portoghesi vi sbarcarono poi nel 1520, ma non è certo. Di sicuro, invece, nel 1643, l’equipaggio di una nave olandese della Compagnia delle Indie Orientali vi mise piede. L’isola fu poi occupata nel 1816 dagli inglesi e infatti ancora oggi fa parte dei Territori Britannici d’Oltremare.

Quello di Tristan da Cunha è in realtà un arcipelago, di cui fanno parte anche, distanziate da diverse centinaia di chilometri tra loro, l’Isola Inaccessibile, l’isola Gough e le isole Nightingale. Queste però sono tutte disabitate. Sull’isola principale invece vivono circa 270 persone, con otto cognomi diversi, tra cui due cognomi italiani: Repetto e Lavarello, che appartenevano a due marinai liguri che naufragarono sull’isola alla fine dell’Ottocento e decisero di non lasciarla più.

La particolarità del luogo, oltre al terreno vulcanico, è come detto la grande distanza dal resto del mondo civilizzato. 2.161 km dall’isola di Sant’Elena, 2.432 km da Città del Capo in Sudafrica e 3.486 km dalle isole Falkland. Per raggiungerla, servono sette giorni di navigazione, che diversi turisti però affrontano volentieri, per scoprire un vero e proprio paradiso naturalistico. Sull’isola c’è un solo agglomerato urbano e per il resto la natura la fa da padrona incontrastata. La popolazione deve cercare, tramite coltivazioni, pastorizia e pesca, di essere il più autonoma possibile, visto che i rifornimenti via nave arrivano una volta ogni 5-6 settimane.

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