Come prevenire l’annegamento anche in acque basse | Tutto quello che devi assolutamente sapere

Per prevenire l’annegamento anche in acque basse è importante sapere alcune informazioni per essere preparati in ogni momento: ecco che cosa bisogna fare.

Con l’arrivo della bella stagione è cosa normale e comune farsi il bagno al mare. Tuttavia, prima di tuffarsi in acqua è importante aver assimilato determinati concetti, perché l’annegamento non è un evento estraneo, ma molto più comune di quanto si possa immaginare.

Prevenire annegamento: cosa fare
Prevenire l’annegamento anche in acque basse è possibile – CulTravel.it

Non tutti ne sono a conoscenza, ma si stima che in Italia muoiano circa 400 persone annegate ogni anno. A questo dato, però, bisogna escludere le tragedie dell’immigrazione, altrimenti i numeri sarebbero molto più alti. L’Istituto Superiore di Sanità ha riferito che nel 70% di questi casi, l’annegamento è dovuto a un malore improvviso.

Le vittime principali di queste morti sono principalmente i bambini che rischiano di affogare anche quando le acque sono molto basse. Coloro che sono tirati in salvo, però, rischiano gravi lesioni cerebrali permanenti. Proprio per questa ragione, è di enorme importanza sapere come prevenire l’annegamento, quindi che cosa fare per evitare un simile dramma.

Prevenire l’annegamento: ecco che cosa bisogna fare

Prevenire l’annegamento è una priorità assoluta per l’Istituto Superiore della Sanità. Proprio per questo motivo è fondamentale creare una cultura della sicurezza in acqua, così da ridurre al minimo le morti in mare. Ci sono diversi accorgimenti da seguire per chi ha figli, ma anche per i più grandi.

Prevenire annegamento: le azioni da fare
Cosa insegnare per prevenire l’annegamento – CulTravel.it

La prima cosa intelligente è quella di insegnare a nuotare, magari iscrivendo il proprio figlio a un corso di nuoto. Da non sottovalutare anche l’importanza di imparare la rianimazione cardiopolmonare che spesso salva la vita a molte persone. È importante recintare la piscina in casa con un cancello autobloccante, mentre quando si va in mare bisogna indossare il giubbotto di salvataggio.

Quando si è in mare è spesso come essere risucchiati dalla corrente. In questi casi, non bisogna mai tentare di raggiungere la riva nuotando contro la corrente, ma bisogna farlo parallelamente alla riva, in questo modo si arginerà la corrente e ci si metterà in salvo. Quando il proprio figlio è in acqua, è importante non perdere di vista il bambino, anche se ci sono i bagnini.

Ricordate che tutti coloro che stanno annegando sono fisiologicamente bloccati dal chiedere aiuto. L’unica cosa che possono fare è quella di agitare le braccia per attirare l’attenzione, ma non riescono a strillare. Proprio per questo motivo è importante mantenere alta l’attenzione.

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