Conosci il filetto alla Wellington? Ecco perché si cucina così, il segreto si nasconde in Inghilterra

E’ uno dei piatti delle feste, riconosciuto a livello internazionale: è il filetto alla Wellington, famoso e amato anche in Italia. Questo piatto nasconde però un piccolo segreto, che spiega la sua ricetta. 

In Italia e nel mondo negli ultimi anni è stato portato alla ribalta dallo chef Gordon Ramsay, il cuoco inglese che ne ha fatto un suo cavallo di battaglia.

Il segreto del Filetto alla Wellington
Tutto quello che devi sapere sul filetto alla Wellington (cultravel.it)

Le feste di Natale sono alle porte, e mancano ormai pochi giorni al momento più magico dell’anno. Inevitabile è parlare di cucina, piatti tipici e particolari, che fanno parte della tradizione natalizia di tutto il mondo.

Filetto alla Wellington, il perché del successo di questo piatto

La storia del filetto alla Wellington è una storia importante ma soprattutto curiosa, lontana dalla nostra tradizione ma a tutti gli effetti entrata nelle nostre cucine, grazie anche a sostenitori molto seguiti nel nostra paese, come lo chef Ramsay e Csaba Dalla Zorza.

 

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Il filetto alla Wellington è, come suggerisce lo stesso nome, ispirato a colui che lo ha lanciato nel mondo della cucina grazie ad un suo capriccio: il Duca di Wellington Arthur Wellesley, uno dei protagonisti della storica battaglia di Waterloo del 1815. Il duca a quanto raccontano le cronache, era un personaggio dai gusti difficili e molto esigente in fatto di piatti, tanto da aver licenziato un numero importante di cuochi che non sarebbero riusciti ad accontentare il suo palato sopraffino.

Ma solo un piatto sembra averlo conquistato, e si trattava proprio di un arrosto in crosta che pare abbia fatto breccia anche perché gli ricordava il colore dei suoi stivali. Secondo il Gambero Rosso, in realtà la prima testimonianza scritta sul filetto risale al 1981, quando l’autore dell’orso Paddington (personaggio iconico e mascotte inglese) Michael Bond, lo ha nominato in uno dei suoi libri. In realtà in America il filetto già aveva fatto la sua apparizione negli anni 60, nel programma di Julia Child dedicato alla cucina francese (in Francia il filetto era famosissimo) e sembra fosse uno dei piatti preferiti della first Lady Jacqueline Kennedy, che lo introdusse nel menu della Casa Bianca.

Il segreto del Filetto alla Wellington

Ma sappiamo da dove viene la caratteristica di questo filetto? La particolarità del filetto alla Wellington è certamente quella di essere un piatto di carne in crosta, ed è proprio questo il tocco in più. La scelta di fare un filetto in crosta viene da una tradizione diffusa in Cornovaglia, nel sud dell’Inghilterra, dove la pasta sfoglia è molto presente nella tradizione culinaria con il nome di “pasty“.

Molto famosa è infatti la beef pasty, un arrosto in crosta realizzato con avanzi del roastbeef del Sunday Roast (ill pranzo della domenica inglese), un piatto che ricorda in tutto e per tutto il filetto alla Wellington.

La ricetta originale del Filetto alla Wellington

Questo piatto non è facile, c’è da dirlo, e richiede un’attenzione e pazienza particolari, soprattutto nel passaggio della cottura previa della carne in padella, da far rosolare senza però farla cuocere al suo interno. Ecco gli Ingredienti e la ricetta, secondo lo chef Gordon Ramsay.

Ingredienti per circa 8/10 persone:

  • 1 filetto di manzo (circa 1 kg)
  • 400 g di funghi champignon freschi
  • 100 g di prosciutto crudo di Parma (6 fette)
  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • senape inglese qb
  • 1 tuorlo
  • olio extravergine di oliva qb
  • sale e pepe qb

Anzitutto salate e pepate il filetto, facendolo rosolare in padello con un filo di olio, senza far cuocere il suo interno; spennellatelo con della senape e mettetelo a riposare. Tritate i funghi puliti con sale e pepe in un mixer, in modo da ottenere una crema da cuocere in padella. Disponete su un foglio di pellicola trasparente le fette di prosciutto crudo, disponetevi sopra la crema di funghi e a questo punto appoggiate il filetto al centro.

Con l’aiuto della pellicola cominciate ad arrotolare fino a che formate un cilindro a forma di caramella (chiudete anche le estremità ai lati), e mettete a riposare il filetto in frigo per un quarto d’ora. Nel frattempo stendete la pasta sfoglia e adagiate sopra il filetto, chiudetelo completamente con la sfoglia e coprite di nuovo con la pellicola (potete rimetterlo a riposare qualche minuto in frigo). Prima di mettere il filetto in forno, spennellate la pasta sfoglia con un pò di tuorlo, fate dei piccoli tagli sulla parte superiore del filetto e mettetelo in forno a circa 200 gradi per mezz’ora. Pronti a vedere il risultato?

Una ricetta fuori dalla nostra tradizione, ma che lascerà tutti a bocca aperta!

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