Il bosco verticale milanese, l’opera architettonica che integra il concetto di design urbano con il naturale e il sostenibile: adesso arriverà anche a Roma.
Roma porta avanti un progetto che ‘copia’ l’opera d’arte architettonica chiamata Bosco Verticale, a Milano. L’ispirazione è stata presa da questo connubio tra design moderno e urbano e il vegetale che comunica un messaggio di sostenibilità e di rispetto per il verde, importante per il paese stesso. Il Bosco Verticale è il simbolo del polmone verde di Milano, ovviamente un unico palazzo non può fronteggiare le emissioni di cO2 delle auto, ma è un valore simbolico aggiunto alla città, e così anche Roma ha deciso di lanciare un progetto similare.
Il nuovo rettorato di Roma Tre, sulla via Ostiense vuole inaugurare il “Green Island” dell’Eur. Un nuovo complesso residenziale previsto a piazza dei Navigatori nella Capitale. Sempre più strutture si caratterizzano per la presenza di giardini, alberi e punti di verde. Il Bosco Verticale dell’architetto Boeri è l’ispirazione per i nuovi progetti, tra cui anche questa nuova area green volta a migliorare l’aspetto delle grandi città ricche di smog, decorandole con sempre più verde. L’integrazione delle zone di verde nelle città crea una prospettiva sostenibile di città smart del futuro che concilia la forza della natura ai nuovi progetti di industria cittadina smart.
Così, a pochi passi dalle torri dell’Euro business park, è infatti stato progettato un “business hub” che è stato “disegnato rispettando alti standard di sostenibilità e vivibilità”, così si legge sul progetto. L’architetto dello Studio Polis ingegneria che ha diretto la creazione è Gennaro Farina. L’edificio di 13200 metri quadrati ha ben sedici giardini, previsti per tutti i piani proprio come il Bosco Verticale milanese. L’idea di portare progetti verdi in città consente nel tempo di ridurre i consumi energetici per la climatizzazione, abbatte le alte temperature, la vegetazione non ha solo il dono di respirare cO2.
La “Foresta Romana” questo il nome del progetto e da qui l’acronomio Fo.Ro. con l’intenzione di “divenire un simbolo a Roma dell’architettura contemporanea e di rigenerazione”. Le case saranno strutturate con impianti di energia sostenibile come pannelli solari e impianti in grado di recuperare acqua per l’irrigazione della vegetazione esterna: tutto molto bello e positivo per l’ambiente, ma rimaniamo in attesa di conoscere quelli che saranno i prezzi di queste abitazioni, considerando le cifre enormi per poter acquistare un appartamento nell’omologa struttura meneghina.
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